In occasione della inaugurazione della mostra “Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza” (16 febbraio 2023) i curatori della mostra, il personale del MUDEC – Museo delle Culture e tutti gli attori coinvolti a vario titolo nell’esposizione realizzeranno un re-enactment dell’azione collettiva “Sentirsi un arcobaleno addosso” (1975) di Franco Summa (Pescara 1938-2020). Summa è stato un protagonista di primo piano di quella che oggi a vario titolo chiamiamo arte pubblica, una pratica nella quale alla produzione di oggetti destinati al museo o alla galleria si preferiscono interventi disseminati nello spazio, siano essi di tipo pittorico, architettonico oppure performativo e partecipato. L’omaggio che tributiamo a Summa ripropone questa azione del 1975, quando l’artista donò a ventiquattro critici, artisti e intellettuali altrettante magliette fatte tessere appositamente a mano, che riportavano ventiquattro fasce orizzontali di colore, alternate a comporre una scala cromatica. Questa cifra formale era stata elaborata da Summa pochi anni prima e divenne un vero e proprio marchio di fabbrica, tanto che il critico Pierre Restany definì l’artista abruzzese “cittadino dell’arcobaleno”. Questo gradiente di colori ricorrerà assai spesso negli interventi su scala urbana progettati e inscenati da Summa, fino ad anni recenti. Gli attori che avevano ricevuto le magliette (tra cui ricordiamo Pierre Restany, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Salvatore Ala e tanti altri) avrebbero così portato nello spazio delle loro città e in occasioni pubbliche, sia legate al lavoro di Summa che alle loro diverse attività, questo segno visivo, disseminando in tal modo un’attivazione artistica accessibile a un pubblico vasto e indifferenziato. Tra queste occasioni vi fu l’inaugurazione della Biennale di Venezia del 1976, in particolare nella sezione “Ambiente come sociale” curata da Enrico Crispolti, critico che supportò con costanza l’attività di Summa e lo inserì nel suo celebre volume Extra Media. Esperienze attuali di comunicazione estetica (1978).
Questa operazione si inserisce nel corso degli eventi espositivi del MUDEC, che prevedono un maggior intreccio della mission del Museo con l’arte contemporanea e con l’arte pubblica.
Le ventiquattro maglie sono state fatte eseguire per l’occasione dalla Fondazione Summa sulla base di un esemplare originale superstite, conservato presso la casa museo dell’artista, con sede a Pescara.
Comunicato stampa: MUDEC
Foto: Stefano Ricciuti