“Una figura femminile, dai vividi colori. Una Fanciulla, icona tornita di una femminilità ideale che immagino quasi come dea primigenia, tutrice e madre della terra che da quel balcone si domina così ampia”.
Nelle parole del maestro Franco Summa, creatore di arte urbana, la descrizione dell’opera d’arte svelata il 25 settembre alle 18 nella piazza panoramica di Borgotufi, l’albergo diffuso di Castel del Giudice (Is), dove stalle e case abbandonate sono divenute luogo di ospitalità turistica.
“Segno gentile e forte allo stesso tempo”, la Fanciulla svetta dai suoi oltre 3 metri a consacrare l’unione fra l’Appennino molisano e le cime d’Abruzzo. Il promotore del recupero del borgo, l’imprenditore Enrico Ricci, propose al maestro, scomparso a 81 anni nel gennaio scorso, di progettare un’opera nel cuore di Borgotufi, nella piazza. Franco Summa immaginò lo sguardo di questa fanciulla sulla terrazza affacciata verso la valle del Sangro.
L’iniziativa è nata in collaborazione con la Fondazione Summa – che valorizza il lavoro artistico del maestro e lavora per la qualità dei luoghi urbani, evidenziando il ruolo fondamentale dell’arte – e con il patrocinio del Comune di Castel del Giudice.